Progetto GEBE

Una rete energetica con generazione distribuita intelligente (RGDI) è un sistema formato da uno, o più di uno, dei seguenti elementi: generatori, consumatori ed elementi di immagazzinaggio, interconnessi alla rete elettrica in un unico punto. Questa rete può essere energeticamente eccedentaria o deficitaria. A seconda della configurazione della stessa si può agire sul bilancio energetico in modo tale da ottimizzare l'interazione con la rete e da ottenere il massimo beneficio economico per il Gestore della rete (GeMi) verso gli utenti della stessa. A tal fine si devono prendere in considerazione, in tempo reale, molteplici parametri, dai consumi istantanei alla generazione, passando dalla previsione di entrambi, allo stato dei sistemi di immagazzinaggio, i loro cicli di vita, il livello di saturazione delle reti interne, i limiti di trasporto ecc…

Un Supervisore di gestori di reti (SuGeMi) è un sistema che raggruppa varie RGDI di diverso tipo, ubicate in diversi punti del territorio e interconnesse attraverso la rete elettrica, la cui missione è ottimizzare i bilanci energetici fra loro, massimizzando il beneficio economico. A tal fine si propone che il SuGeMi possa pagare al distributore una tassa per l'uso dell'infrastruttura elettrica esistente. Si deve quindi esaminare lo stato di tutte le RGDI, lo stato delle linee di interconnessione, i loro limiti termici, i prezzi istantanei dell'energia, il costo della tassa ecc…

Il servizio offerto dai GeMi e dai SuGeMi apre le porte a un nuovo concetto di business e ad una trasformazione del settore energetico simile a quella già avvenuta nel settore delle telecomunicazioni.

La principale innovazione di questo progetto, che riassume gli obiettivi esposti in precedenza, è il conseguimento di un sistema di gestione intelligente per reti elettriche, capace di tener conto delle variabili economiche del mercato elettrico liberalizzato oltre a quelle squisitamente elettriche.

Questo sistema gestore si proverà inoltre in un sistema gerarchico con varie reti elettriche molto diverse fra loro, che rispondono a diversi modelli di generazione mediante energie rinnovabili e di consumo industriale, di uffici e persino di abitazioni. Al fine di acquisire i dati che alimentano questo sistema, si proveranno diverse tecnologie di monitoraggio e comunicazione per applicare le più adatte in ciascun caso, cercare di migliorarle e sviluppare una tecnologia propria in quelle configurazioni in cui non esistono soluzioni commerciali.

Inoltre, il progetto esplora le possibilità della generazione di idrogeno su piccola scala per l'uso domestico, per esempio in un'automobile elettrica con pila di combustibile.

Gli impianti esistenti che si utilizzeranno, indicando la loro composizione attuale, sono:

• RGDI CEDER: è composto da sistema di generazione, immagazzinaggio, consumo in uffici e laboratori. Parzialmente sviluppato nel progetto SINTER.

• RGDI TARAZONA: formato da due sottoreti: T1 e T2. La T1 è composta da generazione, immagazzinaggio e consumo industriale, mentre la T2 è composta da generazione, immagazzinaggio e consumo residenziale. La T1 è stata sviluppata nel progetto SINTER.

• RGDI Comune di Huesca: è composta da generazione, immagazzinato e consumo a pompaggio idraulico (Bacino di Valdabra). Sviluppato in precedenza nel progetto SINTER. Inoltre, si include una serie di edifici significativi del Comune e la gestione del Bilancio Energetico della discarica comunale, progetto LIFE con impianto di biogas.

• RGDI Puertollano: è composta da generazione, immagazzinaggio e consumo in abitazioni. Sviluppato nel progetto SINTER.